La Rivoluzione dei Domini


Un articolo di ieri della “Repubblica.it” annuncia una notizia veramente rivoluzionaria per il Web:

L’estensione dei domini probabilmente verrà liberalizzata!

Velo Immaginate un dominio del tipo: ti.amo, stefano.venneri, sv.design

Giovedì l’Icann, la società che assegna nomi e numeri identificativi sulla rete, potrebbe allentare le regole finora ferree che permettono solo domini legati ai nomi dei paesi (.it, .uk), al commercio (.com) o alle organizzazioni (.org,.net).

A partire dal 2009 – un incubo o un sogno a seconda dei punti di vista – 1,3 miliardi di internauti potrebbero essere liberi di dare il nome che più li aggrada all’estensione del loro sito.

L’apertura dell’Icann ha sorpreso gli operatori del settore, vista la rigidità dell’organismo. Ma solo fino a un certo punto, visto che nelle casse dell’Icann, che incassa una percentuale su ogni registrazione, entreranno molti più soldi. Attualmente sono 162 milioni i nomi recensiti, di cui più della metà in .net e .com, per un totale di circa 250 estensioni.

La diversificazione sarà attuata con l’entrata in vigore della nuova generazione di indirizzi (Ipv6), che permetterà un numero staordinariamente più grande di indirizzi. Lo stock attuale, che utilizza il protocollo Ipv4, dovrebbe esaurirsi tra il 2010 e il 2011.

Molti si chiedono come farà la società a impedire un accapparamento di “false estensioni”, come già era successo con il vecchio sistema. Di sicuro sarà un momento festeggiato dall’industria del porno, che attende da anni l’assegnazione dell’estensione .xxx, ma almeno potremo riconoscere subito l’url!

(fonte Repubblica.it)



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